Riparte dalla Puglia la mostra Terremoti d’Italia
“Il terremoto non deve far paura, è importante, però, conoscere bene il proprio territorio, le caratteristiche dell’edificio in cui si vive e le norme di autoprotezione. Questa mostra serve, appunto, per diffondere cultura di protezione civile e per questo sono particolarmente felice che sia nuovamente in giro per il nostro Paese”
Così ha dichiarato questo pomeriggio, il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, all’inaugurazione della Mostra “Terremoti d’Italia” a Crispiano in Puglia.
All’apertura della Mostra, visitabile fino al prossimo 20 maggio, erano presenti anche il Prefetto di Taranto, Donato Cafagna, il Commissario straordinario del Comune di Crispiano, Mario Volpe, e l’ingegnere Claudio Moroni del Dipartimento di Protezione Civile.
Il progetto espositivo di “Terremoti d’Italia”, realizzato dal Dipartimento della Protezione Civile, mira alla sensibilizzazione rispetto a uno dei rischi naturali che più riguarda il nostro Paese: il rischio sismico, puntando a stimolare i cittadini, in particolare i più giovani, a un ruolo attivo nel campo della prevenzione.
Dal secolo scorso a oggi abbiamo imparato che dai terremoti possiamo difenderci: attraverso la conoscenza del fenomeno fisico, la memoria storica dei terremoti del passato, la consapevolezza dei comportamenti da adottare per ridurre il rischio. E se ancora non siamo in grado di prevedere quando, dove e con quale intensità accadrà il prossimo terremoto, sappiamo con certezza che la gravità dei suoi effetti dipende dall’uomo.
Il percorso di visita, guidato dai Volontari di protezione civile, si articola in tre aree: fenomeno, territorio e riduzione del rischio. Si parte dall’origine dei terremoti, per passare poi alla storia e alla pericolosità sismica del nostro Paese, e infine affrontare i temi della vulnerabilità delle città e delle costruzioni, degli accorgimenti per rendere più sicura la propria abitazione, dei comportamenti da adottare prima, durante e dopo situazioni di rischio. A termine del percorso, all’interno della “Stanza sismica” i visitatori possono vivere in sicurezza l’esperienza del terremoto, osservandone da vicino gli effetti, mentre un racconto-gioco li invita a riflettere sul significato concreto del fare prevenzione, come singoli e come collettività.
La mostra affronta il tema con un linguaggio semplice e una vasta tipologia di contenuti espositivi: documenti, fotografie, video, strumenti di misura di epoche diverse.
Semplicità di linguaggio, approccio multidisciplinare e metodo partecipativo sono le caratteristiche che rendono “Terremoti d’Italia” una mostra adatta a ogni tipo di pubblico. Perché ridurre il rischio sismico nel nostro Paese è un obiettivo che può essere raggiunto solo con la partecipazione e l’impegno di tutti.”