MASTER DI 1° LIVELLO IN INFERMIERISTICA DI PROTEZIONE CIVILE
Perché un Master di Infermieristica di Protezione Civile?
Il master di Infermieristica di Protezione Civile nasce per concretizzare l’idea di un “Infermiere di Protezione Civile” che consapevolmente valuta, pianifica e opera negli eventi emergenziali di soccorso alla popolazione.
Alla luce della recente esperienza degli Infermieri CIVES nell’emergenza Abruzzo, nella quale sono emerse le criticità di intervento in una situazione molto grave, di vaste proporzioni e di lunga durata, valutati gli effetti negativi che tali criticità hanno determinato, evidenziando altresì i punti di forza sui quali agire per migliorare la capacità di risposta dell’intervento infermieristico e l’efficienza operativa, per aumentare l’efficacia del soccorso stesso, riteniamo di importanza strategica e fondamentale l’iniziativa di promuovere il progetto per l’istituzione e attivazione del Master di Infermieristica di Protezione Civile.
Gli aspetti dello studio multidisciplinare dei rischi che insistono su un territorio e la conferma dell’utilità di una infermieristica moderna sia manageriale, capace di coordinare le diverse attività di Protezione Civile in situazioni di calamità naturali o di maxiemergenze e sia quella di tipo interventistico-procedurale concepita per assistere dunque una collettività colpita da tale evento, sono i temi sviluppati in questo master.
Il corso si propone di trasmettere nell’ambito delle competenze, specifiche conoscenze e metodi, per un’efficace ed efficiente collaborazione tra tutti i soggetti (soccorso tecnico e soccorso sanitario) componenti il sistema complesso di protezione civile, che vede nella figura dell’infermiere di Protezione Civile, il professionista in grado di affrontare tutte le fasi del soccorso anche in situazioni ad alto rischio.
I temi sociali poi, legati al soccorso in ambito nazionale e internazionale rende utile una focalizzazione sullo studio di culture differenti per migliorare gli interventi sanitari nell’ambito di una infermieristica transculturale che tenga conto per esempio di una innovativa flessibilità mentale rispetto ad una visione classica del soccorso sanitario con l’osservanza e il rispetto di chi ha usi e consuetudini diverse dalle nostre .
L’analisi del sistema e la conoscenza del territorio e dei rischi, l’analisi della responsabilità nell’agire in detti scenari, permette di poter passare dall’Infermiere in Protezione Civile all’Infermiere di Protezione Civile in grado di garantire e sostenere aspetti innovativi nell’assistenza infermieristica generale e specialistica applicata nell’ambito della Protezione Civile, sia in campo nazionale che internazionale.
Michele Fortuna, Presidente Nazionale CIVES