CIVES Campobasso/Isernia all’IISS di Bojano per la Settimana VIVA
Articolo Tratto dal Giornale Scolastico dell’IISS G.Lombardo Radice di Bojano, a cura della Prof.ssa Italia Martusciello
Parlare di prevenzione a scuola significa promuovere le capacità dell’individuo di far fronte in modo positivo ai problemi e alle difficoltà che incontra. Prevenire non vuol dire dunque solo evitare il rischio, ma anche promuovere la salute ed il benessere.
Occorre sottolineare che sovente avvengono tragici eventi in presenza di testimoni, che spesso si limitano ad avvertire il soccorso medico d’emergenza.
Sfortunatamente le statistiche mettono in evidenza che senza un primo soccorso con una rianimazione cardiopolmonare precoce, la percentuale di sopravvivenza della vittima colpita dall’arresto cardiaco non supera il 5%.
Per questa ragione è utile prevedere iniziative mirate alla prevenzione degli incidenti, alla sensibilizzazione e diffusione sul territorio della cultura del primo soccorso, avvicinando le persone, in particolar modo le nuove generazioni, a pratiche salvavita spesso ritenute esclusivo appannaggio di specialisti.
E quindi l’IISS di Bojano ha deciso di aderire al Progetto Settimana Viva in collaborazione con IRC, Italian Resuscitation Council (IRC) e proposto dal CIVES CB/IS (Coordinamento Infermieri Volontari Emergenza Sanitaria).
Viva! È una campagna di sensibilizzazione che ha lo scopo di diffondere in Italia la conoscenza delle manovre di Rianimazione Cardiopolmonare (RCP).
È nata nel 2013 grazie ad Italian Resuscitation Council (IRC) che ha raccolto l’invito dell’Unione Europea e di European Resuscitation Council (ERC).
Infatti, ogni anno in Europa 400.000 persone sono colpite da arresto cardiaco improvviso: molte di queste potrebbero essere salvate se chi è loro vicino fosse in grado di soccorrerle tempestivamente con manovre semplici da eseguire.
Per questo motivo, il 14 giugno 2012 il Parlamento europeo ha invitato gli Stati membri a realizzare iniziative che aiutino tutti i cittadini e gli operatori sanitari a saperne di più su come soccorre una persona che abbia un arresto cardiaco improvviso.
E poi bisogna rilevare che ogni anno in Italia ci sono circa 73.000 casi di arresto cardiaco, 200 al giorno, 1 ogni 7,2 minuti, (dati Istituto Superiore Sanità 2010) e che solo il 2% di questi riescono a sopravvivere.
Attraverso varie iniziative locali e nazionali, i volontari di Viva! vogliono far conoscere al maggior numero di persone possibile cos’è un arresto cardiaco, come si riconosce e quali sono le manovre da iniziare subito per salvare la vita di chi ne è colpito: manovre semplici e sicure che ognuno di noi può imparare ed eseguire anche se non è un professionista della salute.
Anche perché l’arresto cardiaco è il più importante problema sanitario in Europa. Se i testimoni di un arresto cardiaco iniziano la rianimazione cardiopolmonare (RCP) prima dell’arrivo dell’ambulanza le possibilità di sopravvivenza della vittima aumentano di due/tre volte rispetto ai casi in cui la RCP non viene iniziata.
Nell’incontro che si è svolto a Bojano si è parlato della catena della sopravvivenza, della sequenza delle procedure di BLS,dell’azione > II C-A-B, della valutazione dello stato di coscienza, del controllo sicurezza della scena e cioè: all’arrivo sulla scena, assicurarsi che la situazione non presenti rischi sia per il soccorritore che per la vittima, poiché va garantita la massima sicurezza nei confronti dei pericoli, quali : gas, corrente elettrica, transito di automezzi, oggetti pericolosi ecc.
In particolare nella classe IIA dell’ITE si è svolto, alla presenza della prof.ssa Italia Martusciello, l’incontro con il sanitario Maurizio Di Nonno che ha saputo catturare l’attenzione degli allievi che sono rimasti molto colpiti dall’intervento dell’operatore che con dovizia di particolari ha saputo spigare, anche attraverso un linguaggio semplice, il messaggio dell’importanza della rianimazione cardiopolmonare.
Inoltre ha predisposto anche un’interessante simulazione con un manichino.
Il Dirigente Scolastico, Dott.ssa Antonella Gramazio “E’ necessario implementare a scuola interventi di educazione e sensibilizzazione rivolta alla prevenzione e alla sicurezza e quindi la formazione rivolta agli studenti al fine di acquisire i principi basilari delle manovre di rianimazione cardiopolmonare può aiutare la riduzione della mortalità e dei rischi di danni permanenti”.
Un ringraziamento al Presidente CIVES, la Dott.ssa Ricciuti Morena e anche alla referente per l’orientamento, prof.ssa Antonella Policella.