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MALTEMPO IN SARDEGNA

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Ancora una volta, la furia devastante delle acque ha devastato territori e strappato alla vita, uomini,  donne e anche bambini. E’ ciò che è accaduto in una terra meravigliosa come la Sardegna della nostra splendida Italia ed è ciò che rende gli uomini e le donne della Protezione Civile tristi e amareggiati perché molto spesso la mancata attenzione e/o la  mancata osservanza delle principali regole, che concorrerebbero a salvare la vita e a ridurre gli effetti devastanti di una catastrofe, non vengono ricordate e neanche  applicate.

E’ vero anche  che spesso la portata di questo tipo di eventi   con queste caratteristiche sono talmente imponenti  da mandare in tilt ogni qualificato sistema di intervento.

Non vogliamo entrare nelle storie delle vittime per il rispetto che abbiamo di tutti loro, ma ci auguriamo che da tutte le parti in futuro vi sia molta più attenzione alla cultura, molta più sete di  conoscenza di cos’è e cosa fa e come opera la Protezione Civile e che non ci si ricordi della sua importanza, solo quando ci sono morti e disgrazie.

Il nostro pensiero va principalmente al popolo sardo ma anche a quello di Calabria, e a tutti coloro che questo tipo di tragedie lo hanno vissuto sulla propria pelle.

E ora un aggiornamento sulla gestione di questa emergenza…

Proseguono le attività del sistema di protezione civile per gestire la grave situazione di emergenza 16 le vittime accertate e 1 disperso. Le persone evacuate sono circa 1900 tra le province di Nuoro, Olbia, Oristano e Medio Campidano che sono state accolte in strutture comunali, centri di accoglienza e alberghi mentre altri hanno cercato ospitalità presso amici e parenti.

La viabilità rende difficile gli spostamenti e permane l’invito agli automobilisti a utilizzare la macchina solo in caso di estrema necessità e a verificare la transitabilità delle strade prima di intraprendere il viaggio.

Notevole l’intervento dei nostri colleghi volontari con equipaggiamento fluviale che si stanno adoperando con macchine movimento terra, mezzi speciali, idrovore .

Nessuna necessità di tipo sanitario, nonostante (peraltro già comunicata)  la consueta pronta disponibilità di molti colleghi a raggiungere le zone interessate.

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